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Pozzo principale della miniera |
La miniera Bosco, così conosciuta perché in località omonima in prossimità del Comune di Serradifalco, in provincia di Caltanissetta. Negli anni sessanta era una di quelle risorse minerarie che la società mineraria Montecatini tra le altre utilizzava in Sicilia. I Sali potassici che estraeva, venivano trasportati via teleferica in un opificio ad hoc in prossimità di Campofranco, altro comune del nisseno, per essere trasformati in fertilizzanti usati in agricoltura.
In quegli anni il centro Sicilia ospitava maestranze e tecnici prevalentemente veneti, toscani e marchigiani che si muovevano da un ambito minerario all’altro in quelle regioni italiane che erano all’epoca tradizionalmente minerarie. I rapporti con gli ospiti non siciliani, erano improntati ad una reciproca curiosità e scambio, per tradizioni e appartenenza socio-culturale dove, da parte siciliana veniva elargita la generosa proverbiale ospitalità, mentre dall’altra, si ricambiava con l’innata signorile gentilezza degli ospiti “continentali”.
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Alcuni tra i cartelli che segnalano l’inagibilità dei ruderi del villaggio |
I ruderi che oggi rimangono dell’ epopea mineraria testimoniano per tutti e specialmente per gli anziani ex minatori rimasti, un nuovo modo di gestire le miniere diverso dalle padronali con avidi rentier conosciuti nelle miniere di zolfo.
I cosiddetti “carusi” delle miniere di zolfo, simbolo di uno sfruttamento precoce del lavoratore bambino, non esistevano più. La sicurezza, per esempio, era un punto d’orgoglio, per questa grande società "scesa" dal Nord e i minatori della “Bosco” non dovevano scioperare per avere il loro sudato salario.
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Insomma, con i villaggi per tecnici e minatori in prossimità della miniera o degli opifici collegati, nasce una nuova era in centro Sicilia che fa vivere meglio e restituisce dignità al lavoro duro, pericoloso, temuto e conosciuto da familiari e minatori dello zolfo. Non mancano i problemi per le miniere della Montecatini ma cambia la “musica” il sindacato è più forte contrattualmente e tratta con la dirigenza di una società quotata in borsa.
Le piazze, i luoghi di ritrovo, le feste dei villaggi per mantenere la comunità mineraria in loco, sono complici di una nuova socialità che integra i rapporti tra ospiti e ospitati.
Non sono rari i matrimoni e i rapporti di amicizia che mescolano le provenienze tra le genti da Sud a Nord e viceversa. Si amplifica il rispetto reciproco di usi e costumi e la convivenza di lingue diverse (dialetti) unite dallo scambio interculturale nel fertile terreno della lingua nazionale: l’ italiano.
Alcuni capofamiglia del villaggio minerario Bosco
COGNOME | NOME | PROVENIENZA (?) |
Busè Cazzola Cincotta Corsi Costa Daiprà Dall’armi De Salvo Difrancesco Paterniani Piccichè Ramberti Tomaselli Tornatore Turini Sega | P.I. Carlo Ing… P. I. Salvatore P.I. Marcello Ing …. P.I. Vittorio P.I. Piero Ing …. Dott. Pasquale … Dott. Raimondo Dott. Lamberto P. I. Aldo Ing. … P. .I. Giuseppe Ing. … | Caltanissetta … Piazza Arm.(EN) Toscana Emilia Romagna Taibon Agordino (BL) Agordo(BL) … Serradifalco(CL) … Campania ... Vallada Agordina (BL) Palermo Massa Marittima Emilia Romagna |
Giuseppe Cancemi
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