I L a m p i o n i
Ho letto, qualche giorno fa, che il
Sindaco di Caltanissetta vuole sostituire i lampioni di Piazza
Garibaldi e rifare la pavimentazione della medesima piazza perché
già rovinata. Queste “luminarie”, si dice, che non siano state
ben accolte dai nisseni sin dalla loro, relativamente, recente
installazione. Lo stesso dicasi del rifacimento della piazza. Ora,
questa ennesima lamentela su pavimentazione e corpi illuminanti,
essendo quest'ultime opere di abbastanza recente acquisizione, fa
pensare che a Caltanissetta o vi sono sempre i soliti “bastian
contrari” costantemente pronti a brontolare o che le scelte vengono
regolarmente dall'alto, in barba ai cittadini, da sempre considerati
dei “sudditi”.
Intanto, è grave pensare che si dissipino le
scarse risorse economiche senza il dovuto riguardo che si dovrebbe
avere per i soldi pubblici e che nessuno risponde, ad esempio, di
acquisti e spese varie che non di rado si tramutano dopo poco tempo
in sprechi. La volontà annunciata dal Sindaco di volere rifare tutto
(pavimentazione e lampioni) di Piazza Garibaldi non è una buona idea
in termini di economia e finanza pubblica. L'esempio del buon padre
di famiglia dovrebbe bastare. Nella gestione familiare per i vari
bisogni che si presentano in casa, generalmente, nessun padre fa
promesse ai familiari che non può mantenere, né pensa di rifare a
nuovo tutto ciò che può essere riparato e neanche sostituirà quel
che ha già, per il semplice fatto che non piace. A meno che la
famiglia non abbia eccellenti condizioni economiche. Nel nostro
caso, non credo che le casse comunali lo permettano, anzi! Allora,
forse, piuttosto che ascoltare le lamentele o empiricamente stabilire
che quelle luci non vanno perché illuminano poco o esteticamente non
piacciono, una controllatina agli elaborati progettuali, fatta dai
tecnici comunali, potrebbe stabilire se la curva fotometrica degli
apparecchi illuminanti è stata progettata secondo la richiesta
intensità idonea ai luoghi. Se necessità vuole che si debbano
cambiare i corpi illuminanti, allo stato, le motivazioni che più
s'imporrebbero, fermo restando un design adeguato al luogo, sono i
parametri di irraggiamento luminoso a bassa dissipazione termica. Non
senza considerare, una contemporanea alimentazione dell'impianto
ottenuta da energia fotovoltaica.
Piazza Garibaldi |
Per quanto attiene alla lamentata
pavimentazione dove le “basole” sono “divelte” e “spezzate”
viene da domandarsi se esiste una garanzia sui lavori consegnati, se
il carico del traffico ha una sua responsabilità o se la
collocazione dei conci è avvenuta o meno a regola d'arte, con la
dovuta sorveglianza e con un accurato collaudo.
Per concludere, bene sarebbe forse, e
non solo in questo caso, prima di rifare tutto e/o lamentarsi, agire
legittimamente di più. Non esitando, ove necessario, nel portare
all'attenzione della magistratura contabile, quelle spese della
pubblica amministrazione che non sembrano convincenti.
Giuseppe Cancemi