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martedì 21 agosto 2012

BISOGNO DI SOLIDARIETA'

 Triste storia

 Il niscemese Salvatore Buscemi ha promosso la raccolta fondi tra i conoscenti

Colletta per fare rimpatriare una romena morta di cancro

Niscemi. Salvatore Buscemi, 54 anni, soprannominato il "fabbro dei poveri" per i suoi interventi umanitari nei confronti delle fasce deboli, consigliere comunale mancato per una manciata di voti, ha raccontato una drammatica storia dell'emigrazione, dello sradicamento di un popolo dalla terra di origine per la fame.
Salvatore Buscemi, prima di iniziare il racconto relativo ad un suo intervento nei confronti di una donna rumena, una delle tante badanti che assistono anziani e disabili in città, morta a Niscemi giovanissima per il male del secolo, lasciando sola e senza assistenza una figlia di 12 anni, fa una premessa: «Mi ero candidato consigliere comunale per mettermi al servizio dei cittadini e della città. Pur non essendo stato eletto, voglio farlo anche trovandomi fuori dalle istituzioni. Non è necessario essere sindaco, assessore o consigliere comunale per operare».
Il fabbro quindi racconta la triste storia della bimba rumena rimasta orfana e sola a Niscemi.
«In città si era sparsa la voce che una donna rumena, madre di una bambina di appena dodici anni, era morta di cancro nel nosocomio di Caltagirone e nessuno andava a ritirare la salma, perchè c'era il trasporto da pagare, e perché dovevano essere sbrigate le solite formalità di legge. Mi sono recato quindi a Caltagirone e ho trovato la bimba di circa dodici anni che vegliava la madre. E' stata una scena straziante: una bambina sola davanti la madre morta e che non sapeva cosa fare. Aveva il viso rigato dalle lacrime e gli occhi sbarrati nel vuoto. Ho chiesto l'intervento dei Servizi sociali del Comune di Niscemi che però possono intervenire pagando solo la cassa da morto, ma di trasporto in Romania della salma neanche a parlarne. L'agenzia funebre di Francesco Pepi ha fornito l'assistenza amministrativa gratuita, invece per il trasporto della salma in Romania ho fatto una colletta fra amici, così la salma è stata trasportata nel suo paese natale. Quella donna era venuta in Italia in cerca di lavoro ed è morta in solitudine».
«Amare gli altri, anche i diversi, vivi o morti, a Niscemi è consuetudine - concludeSalvatore Buscemi - però c'è bisogno che qualcuno apra le vie della solidarietà».
Buscemi, poi, lancia un appello ai consiglieri comunali: «Dimezzatevi il gettone di presenza (circa 25 euro) così da creare un fondo per le emergenze sociali».
Intanto il fabbro di contrada Perniciaro sta riparando tutti i parchi giochi della città «malridotti - afferma - per mancanza di manutenzione. Lo faccio nelle ore libere o nei giorni festivi, gratuitamente. Così io faccio lo stesso il "consigliere comunale", pur non essendo stato eletto».



   La SICILIA 20/08/2012