Aggiungi...


Condividi questo articolo

venerdì 15 gennaio 2021

NEVICATA ECCEZIONALE A BELLUNO

 Attenzione agli alberi e alle persone...


Le nevicate di fine 2020, straordinarie secondo i cultori della meteorologia, hanno impegnato non poco chi si doveva occupare della rimozione della neve caduta. Sono state liberate le strade in un tempo accettabile e la circolazione dei mezzi mobili è potuta riprendere sia pure con qualche difficoltà. Ma la neve ha anche preoccupato l’amministrazione attiva cittadina per l’eccezionale carico sui rami degli alberi, che hanno fatto temere per la sicurezza e dunque anche per l’incolumità dei passanti. Sulla messa in sicurezza e sulla circolazione però sono state prese misure che sono apparse, a mio giudizio, discutibili. Per gli alberi sospettati di cedimento si è subito pensato di intervenire drasticamente. Si è lasciato intendere che, in particolare per tre alberi secolari che adornano Piazza dei Martiri, si sarebbe intervenuto con tagli importanti.

A questo annuncio, due autorevoli interventi come quello della Presidente di Italia nostra Belluno e del naturalista Boranga, hanno cercato di frenare questo "slancio" che sarebbe potuto essere dannoso per le piante. Hanno semplicemente chiesto che prima di ogni intervento era necessario periziare lo stato di “salute” delle essenze indicate come pericolanti.

In effetti il timore di interventi distruttivi per gli alberi a Belluno non è remoto, in città negli anni passati tante piante sono state tagliate e senza un rimpiazzo compensativo.

L’altra “perla”, individuata sempre a causa della neve, si è evidenziata nella mobilità, specie dei pedoni. Il servizio dedicato alla circolazione, nelle condizioni di quei giorni, si è dimostrato più attento agli automobilisti che non agli spostamenti a piedi dei cittadini.

Va bene che bisognava e bisogna stare a casa per via della pandemia, ma dopo oltre 15 giorni da quando è nevicato a Belluno, nessuno si è accorto che i pedoni tutti i santi giorni si ritrovano quegli impedimenti alla deambulazione, che sono rimasti lì, come quelli mostrati nelle foto che nel tempo si potevano e possono essere rimossi.


 Se si guarda bene per il passaggio pedonale, si tratta di circa un paio di metri cubi da rimuovere o, se si vuole, ancora molto meno per un solco ad uso passaggio per un solo pedone. La neve sul marciapiede, poi, è veramente un assurdo che si commenta da sé.

Bisogna riconoscere che in questo caso, diciamo, la disattenzione notata verso i pedoni è più un fatto culturale che non economico. Si può pensare che per migliorare ci vuole poco: formazione a tutti i livelli e verifica dei risultati di ciò che si fa. Specie per quei servizi che hanno una fruibilità immediata da parte dei cittadini.


Mi chiedo e chiedo: ma esiste una filiera di comando che si occupa se i lavori sono stati svolti secondo opera d’arte o nella giusta maniera?

Giuseppe Cancemi









Oggi 16 gennaio 2021, rilevo che da parte dell'amministrazione non vi è stata la solita sordità che solitamente la P.A. usa nei riguardi del cittadino.

 Diciamo che come cittadino Comune apprezzo la sensibilità di chi ha fatto rimuovere o rimosso l’ingombro di neve ghiacciata che impediva il passaggio in alcuni punti del centro storico.






Le foto mostrate ne sono la prova.



Giuseppe Cancemi