Maggiore umanizzazione nei rapporti tra
paziente e sanità pubblica
paziente e sanità pubblica
Per non parlare
sempre di argomenti lontani da quello che si aspetta la gente comune come me,
vorrei esprimere un pensiero sulla sanità per spirito di collaborazione e non
per sterile critica. Per esperienza personale avendo fruito di interventi
sanitari a Sud e a Nord, devo riconoscere che il nostro sistema sanitario è nel
complesso variegato ma accettabile. Detto questo, non posso non rilevare che
migliorarlo si può in parte a costi zero, basta volerlo. Per fare un esempio
concreto, in occasione di un ricovero d’urgenza in ospedale posso dire che ho
ricevuto dal medico di servizio un trattamento buono, di cui non mi lamento, ma
rilevo che nulla mi ha comunicato in “corso d’opera” sulla terapia sino
all’uscita, anche se poi risultava scritta sulle dimissioni consegnatami da
altro medico di turno. Nulla di male, ma
cercare di umanizzare al meglio il rapporto medico/paziente credo non costi
nulla. Una parola rassicurante e un minimo di informazione sistematica verso il
degente, non guasterebbe. Il paziente avrebbe un minimo di compensazione per le
sue ansie e sentirebbe meno la distanza tra la propria vulnerabilità più o meno
accentuata che sta vivendo e l’immortalità percepita in chi si occupa di te in
quel momento.
Altro episodio
di occorrenza di sanità, dopo poco tempo indirettamente (per mia moglie) della
necessità di un’ecografia. Per questa il medico di famiglia indicava il codice
breve (entro dieci giorni), il CUP però disponeva di una
prenotazione oltre i due mesi mentre, privatamente (con 100 €)
l'attesa diventava di soli tre giorni nello stesso ospedale. Per aggiungere
un'ultima chicca, ad una visita prenotata, senza alcun ticket aggiuntivo, il
medico mi ha accolto seduto e me ne sono andato dopo la visita lasciandolo
ancora seduto, al contrario di quello dell’ecografia a mia moglie che,
gentilmente, ci ha accolti e accompagnati alla porta. La gentilezza dipenderà
dallo stress cui sono sottoposti i vari operatori della sanità divisi tra
pubblico e privato o da altro?
È vero, ci
sono tante altre cose da osservare nella sanità che queste al
confronto sono bazzecole, ma rispettare almeno l’urgenza prevista dal
medico di base (che non tutti possono pagarsela), avere un po’ di rispetto
per l’intelligenza altrui e un atteggiamento meno distaccato, più umano, forse,
farebbe meglio sopportare le ineliminabili carenze della pur buona sanità
bellunese.