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martedì 13 dicembre 2011

il rinnovo della patente dell’auto è Funzionale balzello per fare cassa ed assurdo esempio di pervicace burocrazia o effettivo servizio per i cittadini?

Il rinnovo della patente dell’auto, rappresenta una delle tante circostanze  esemplari che potremmo definire vessatoria per gli italiani. Mi spiego. L’automobilista ultra sessantacinquenne o anche giovane che ha (o ha avuto) un qualche problema di salute, per il rinnovo della patente, deve passare per la Commissione Medica Locale del Ministero della Salute. Una giustificata garanzia di sicurezza per tutti  ma che mostra non pochi punti in contrasto con una cultura della modernità tecnologica, che a fronte di una perenne congestione di strade, uffici, etc. predica da tempo di far muovere di più le informazioni e meno i cittadini.
 
Viene facile allora domandarsi: ma il rinnovo della patente dell’auto è Funzionale balzello per fare cassa ed assurdo esempio di pervicace burocrazia o effettivo servizio per i cittadini?
Per effettuare una visita medica con la predetta commissione bisogna prenotarla con sei mesi di anticipo, mediante domanda in bollo (€ 14,62), allegando una fotocopia della patente e recapitarla presso l’apposito ufficio di segreteria. L’unica facilitazione per l’utenza  è costituita da un modulo di domanda che si può scaricare da internet. Domande spontanee: ma la sburocratizzazione dell’ex ministro Brunetta e dei suoi predecessori dove sta?  Ma non si potrebbe come in altri casi semplicemente prenotare la visita via internet e basta? E se il problema è quello di incassare un ennesimo balzello con la marca da bollo, non è sufficiente adoperare la carta prepagata che si usa per comprare tutto?
 
La fotocopia della patente poi, è una ripetitività di riproduzione veramente assurda in un mondo dove anche l’informazione della pubblica amministrazione  fa parte della rete (intranet/internet) e l’ufficio di segreteria può avere tutti gli accessi che gli occorrono senza vessare l’utente.
Detto questo, farei rilevare alcuni semplici vantaggi  in un pur semplice rinnovo come quello in questione mediante prenotazione via internet:
 non ci si deve spostare fisicamente dunque meno inquinamento, meno congestione del traffico, meno risorse umane dedicate all’accoglimento/ ricevimento, maggiore economia complessiva.
Questa semplice segnalazione di burocrazia difficile da smontare e balzello che può essere regolarizzato in altro modo, fa venire in mente e corrobora un altro  problema, quello della ridondanza delle informazioni. Domande e domandine possibilmente in bollo, da ripetere mille volte con nome, cognome, indirizzo, etc. etc..
Eppure, la gran parte delle informazioni richieste dalla burocrazia può essere ingegnerizzata,  facendo uso della filosofia della cosiddetta “nuvola” o  da un “host” remoto capace di  accogliere e centralizzare tutti i dati, liberando il cittadino e la stessa Pubblica Amministrazione da inutili e ripetitive documentazioni circolanti.  Ma questo fa parte di un altro ragionamento che coinvolge tutta l’organizzazione più generale della P. A. che sembrerebbe esulare dal discorso ma che ne è il nocciolo.