Gent.mo
sig. Sindaco,
camminando
spesso a piedi in lungo e largo per la città, mi sono ritrovato ad ammirare
tutte quelle belle variopinte baracche, sparse in ogni dove che orgogliosamente
simboleggiano lo status della città.
Tra
un passo e l'altro, riflettendo sulla replicabilità di quel business e rimuginando, mi è venuta una
bella idea: perché non fare crescere ancora questa imprenditoria così a buon
mercato?
Dal
momento che lei ha un grande rispetto per i suoi concittadini, si dice che
risponde uno per uno a tutti, sicuramente mi risponderà per condividere e anzi
si attiverà per quanto intendo sottoporre alla sua benevola attenzione. Penso
che non sarebbe male, data la premessa intenzione di voler aiutare la crescita imprenditoriale,
di permettere ad altri commercianti di proporsi come venditori lungo strade,
marciapiedi, parcheggi etc. non fosse altro che per un atto riparatore, dovuto
ad una giustizia a volte distratta. Non vorrà che continuino ad esserci privilegi,
a spese della collettività solo per alcuni? Sarebbe la continuazione di una ingiustizia
e non si spiegherebbe perché mai quelli che hanno già occupato del suolo
pubblico possono restare e i nuovi eventuali richiedenti no. Certo, qualche
dubbio mi è venuto, specie, sulla scelta del luogo dove fare impiantare altre
nuove baracche. Mi è sembrato che, forse, occupare un marciapiede può
costituire un grave disagio per i pedoni che lo dovessero attraversare. E non
parliamo dei disabili? Prendersi tutta una aiuola? Chissà? No! Verrebbe a limitare il verde di quartiere
che già non è molto. Scegliere tutto o in parte un prezioso parcheggio? No! Non
mi sembrerebbe il caso, data la endemica carenza di spazi per le soste e le già
affollate strade anche con tre file di auto. E non è tutto, se penso ai bisogni
igienici e le difficoltà per l'allaccio energetico di chi utilizzerà la
baracca. E l'intralcio al traffico che ne potrebbe conseguire? E l’ornato della
città non verrà deturpato? Mamma mia quante difficoltà per questa attività on the road! A questo punto dai neuroni mi viene segnalato
il limite dei miei fieri pensieri in soccorso dell’economia cittadina. E da
inesperto giro a lei, da “addetto ai lavori”, le mie perplessità per sapere
come si possono superare simili problematiche non infrangendo la legge. Anzi,
giacché ci siamo, per essere sicuri che si possano continuare a promuovere
simili attività, la pregherei di far preparare dai suoi efficienti uffici, per
gli eventuali volenterosi nuovi investitori in baracche, un vademecum.
Una
guida municipale su come impiantare baracche in città sarebbe il massimo della
legittimità controllata! Sa, meglio non incorrere nel danno erariale che la
Corte dei Conti potrebbe rilevare.
Vedrà
che la città tutta, alla fine del suo mandato, le resterà grata per la
continuità che ha saputo dare all'azione politica e amministrativa di altri
illuminati suoi predecessori.
Giuseppe Cancemi