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domenica 21 agosto 2011

Duomo di Monreale: La nuova illuminazione

Progettare la luce per un Bene Culturale

Nella qualità di ex presidente provinciale a Caltanissetta di Italia Nostra, mi permetto di esprimere un mio sommesso e modesto parere sulla realizzazione dell'illuminazione del Duomo di Monreale.
Chi ha un minimo di dimestichezza con la fotografia sa che l'immagine che si forma sulla pellicola rivestita dall'emulsione con alogenuri di argento o sul sensore della camera fotografica e' dovuta alla riflessione della luce che investe l'oggetto da riprendere. Il raggio di luce incidente in funzione dei gradi Kelvin, da cui dipendono sensibilità e colore, produce quell'immagine finale cromatica la quale, in funzione dei fotoni captati, può essere ottenuta per via naturale o artificiale. Quest'ultima nel nostro caso e' quella che piu' ci riguarda perché complementare, suppletiva o alternativa a quella naturale non sempre disponibile.
L'occhio umano non e' quello fotografico. Non essendo uno strumento tecnologico freddo, la percezione visiva di un oggetto illuminato viene influenzata dalla cultura dell'osservatore, dall'esperienza da esso accumulata, dalla sensibilità individuale, ecc.. Insomma chi si accinge a illuminare un monumento dal "peso" del Duomo di Monreale deve fare i "conti", come si intuisce, con molte cose. Il percorso delle linee elettriche, i punti illuminanti. (per numero e collocazione) la gestione dell'intero impianto. Non ultima la certezza che l'irraggiamento anche termico con fonte artificiale non provochi alterazioni permanenti ai materiali di cui sono costituiti i mosaici e tutto il resto.
Un sistema di luci artificiali che si riflette sulle superfici di un luogo liturgico, di così grande valenza storico-artistica, non incontra dai piu' una diversa attesa di una comune illuminazione. Per i profani riveste uno scontato ruolo funzionale, solitamente percepito come luogo illuminato piu' o meno o con un giudizio superficiale di bello/brutto. Così invece non e', e nel nostro caso leggendo nella progettazione gli aspetti analizzati e i risultati raggiunti si capisce come l'illuminazione realizzata rappresenti un moderno completamento che valorizza il monumento e soddisfa il fruitore dei beni culturali ecclesiastici. Grazie all'ingegno e alle moderne tecnologie, nell'insieme, l'illuminazione diventa elemento di arricchimento percettivo che aggiunge alla grande opera architettonica un valore estetico e cromatico di risalto, riconducibile alla definizione economica di: "valore aggiunto" o piu' specificatamente d'effetto, nella accezione tecnica riferita alla qualita' della luce, programmata e non empirica, in uso per i monumenti. Insomma, un appeal estetico che non guasta.