A PROPOSITO DI BALDENICH
Piano Urbanistico Attuativo
Il 31 luglio scorso, si è tenuta una seduta del Consiglio comunale, trasmessa in diretta streaming. All’ordine del giorno, figurava un tema molto attenzionato dai bellunesi: il “Piano Urbanistico Attuativo come Variante del Piano degli Interventi”, riguardante l’area ex Agip.
Quest’area è stata presentata come “degradata” e quindi da recuperare. Ma chi ha avuto modo di visitarla di persona o anche solo di vederla nella foto mostrata, difficilmente avrà pensato ad un luogo di degradato, tale da giustificare un ineludibile intervento urbanistico.
Secondo il progetto presentato e chi lo ha esitato, l’area nei pressi della rotatoria attraversata dalla S.S. n. 50, sarebbe in condizioni tali da richiedere un recupero. Ma è davvero così oppure si sarebbe potuta percorrere l’alternativa, costituita dalla realizzazione di quel verde pubblico da tempo ignorato, previsto dal Piano Regolatore Generale.
A pensare 'male' si fa peccato diceva l'On. Andreotti, ma la percezione di questo degrado sembrerebbe essere più influenzata dalla sostituzione, con altro volume edilizio, del rudere (non certo per vetustà) che non d'altro. Eppure quel luogo fa più pensare alla necessità di un intervento di rinaturalizzazione del suolo. Nei suoi pressi, vi è una rotatoria abbastanza frequentata e percorsa da mezzi meccanici, i cui effetti non sono certo salutari.
Il decimo punto all’ordine del giorno seguito con attenzione da molti cittadini, riguardava appunto il PUA di iniziativa privata che veniva presentato per l'approvazione. Ognuno dei Consiglieri esprimeva nel merito dell'oggetto, la propria libera opinione. La differente utilità tra volume edilizio e verde urbano non era 'palpabile' per mancanza degli elaborati. Tra i vari banchi del Consiglio, non si è visto un solo elaborato di progetto. La consueta planimetria che rappresenta ciò che è esistente e il progettato, solitamente elemento base della discussione, mancava!
L'attenzione nel marcare ciò che mancava non è casuale. Nel dibattito oggettivamente è mancato materialmente il contenuto. Si sono sentiti interventi massimamente faziosi, come spesso accade quando la politica prende il sopravvento sul confronto.
Foto da satellite 3D dell'area interessata
L'atto di esaminare quali modifiche si vogliono fare per l’assetto urbano della città, comportava almeno l'avere in quella sede istituzionale, a portata di mano, una relazione urbanistica, delle planimetrie da dibattere e commentare in concreto, avendo sotto gli occhi di tutti: Piano di Assetto del Territorio (PAT) e Piano degli Interventi (PI) vigenti.
Sarebbe stato fondamentale per chiarire, soprattutto per chi esperto non è, che il PUA propone uno scambio: la costruzione di un volume edilizio (un supermercato) per un’area destinata a verde pubblico, classificata come zona “F” dal PRG. Un tema che tocca direttamente la vivibilità urbana nel novero dei principi costituzionali.
E qui qualcuno avrebbe dovuto ricordare a tutti che la Costituzione Italiana, infatti, attribuisce allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi (art. 9 e art. 117).
L’articolo 9, modificato nel 2022, per esempio, afferma che “La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. Mentre l’articolo 117, comma 2, lettera s), assegna allo Stato la tutela dell’ambiente e dei beni culturali, mentre il comma 3 prevede una legislazione concorrente per la valorizzazione.
Nel contesto comunicativo che s'è visto in YouTube, restano non pochi dubbi che tutti i membri del Consiglio, si sono veramente confrontati in modo approfondito, prima di esprimersi su un progetto urbanistico di tale interesse e portata.
Infatti, non si è avuto cenno manifestato da alcuno dei Consiglieri presenti, di avere pensato e proposto una qualche alternativa concreta come quella, per esempio, di accedere ai fondi del PNRR per la realizzazione di un giardino pubblico come previsto dal PRG
Non tutti gli spettatori da casa e gli “attori” dello streaming sanno che: la “Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1” del PNRR finanzia progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre il degrado sociale. E che un’area verde ben progettata può contribuire in modo significativo alla qualità urbana e alla coesione sociale.
Ma forse tutto questo non è passato nemmeno per la mente di alcuno degli astanti (del piccolo schermo) attori pro tempore di primo piano, parte attiva che amministra la città di Belluno.
Giuseppe Cancemi

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