LA GIUNTA MASSARO 2.0 AI BLOCCHI DI PARTENZA
In una favola si potrebbe concludere: e tutti
vissero felici e contenti!
Mediocrità a parte, di un'ordinaria
amministrazione e di una vivibilità apparente, non tutti forse hanno
notato che la città possiede una promettente vocazione turistica,
soprattutto per il suo centro storico. Nel corso del quinquennio,
l'identità di Belluno per scelte di utilizzo del centro storico, ha
perduto quell'appeal di luogo della memoria, per fare posto a
continue sagre paesane di dubbio gusto e sempre più invadenti.
L'inquinamento acustico e atmosferico in centro storico è di casa.
Alla faccia di un piano di classificazione acustica del 2007 e di due
centraline che misurano "la febbre" senza mai occuparsi
della causa. Inquinamenti vari, writer, scorribande notturne
corroborate dall'alcol, hanno scacciato il silenzio notturno, la
buona educazione e mortificato il luogo dove aleggia il "genius
loci" lasciato dal vissuto delle passate generazioni. Tutto
materializzato, degradato, volgarizzato per "schèi
", a favore di pochi commercianti del salotto buono di città.
In quel salotto, per chi non lo sapesse, ci vivono maggiormente gli
ultimi resistenti, che non hanno spostato la propria residenza in
periferia, per motivi anagrafici. Quegli anziani, che con un centro
storico a misura d'uomo, meglio si ritrovano per i loro limitati
spostamenti. E invece ecco, che nel corso di quest'ultimo quinquennio,
si sono fatte ritornare le auto, si fanno raduni motoristici con auto
e moto, molto inquinanti, si lascia spazio ai vandali, si fa occupare
sempre più spazio pubblico per pochi spiccioli. Per non parlare
degli abbattimenti di alberi in via d'Incà e in ogni dove per pochi
stalli. Il Sindaco, grazie al suo trascorso politico, si presenta
bene anche nelle scelte che promette di fare. Ma il suo ultimo
mandato, che lo ha visto protagonista di cose importanti come la
firma del cosiddetto patto dei Sindaci 20_20_20, che in soldoni
significava contribuire su scala mondiale all'abbattimento di CO2,
responsabile del clima di cui ci lamentiamo, non sembra avere avuto
un seguito. Ma forse, non è passato il messaggio di ciò che è
stato fatto in proposito. Male! Se non si conoscono tali importanti
realizzazioni, dove stanno trasparenza e partecipazione tanto
decantate? Per un democratico, lo ricordo per me stesso, trasparenza
e partecipazione non sono le pubbliche affissioni nell'albo del sito
o nella bacheca comunale, come atto formale, ma un vis à vis
più diretto con i
cittadini.

Un'ultima
cosa, ma non l'ultima, nella presentazione del documento
d'insediamento, a proposito di inclusività, è l'accessibilità per
tutti in città che sembra mancare. Nell'idea di città di questo
secondo mandato non si vede proprio quell'accessibilità integrata
che inizia dalle barriere architettoniche.
Non è pensabile, infatti, che Belluno sia in grado di ospitare, in occasione dei suoi consigli comunali, dei circa 37 mila cittadini, solo un millesimo di essi. Ma il peggio è che chi ha problemi, per patologie varie, viene escluso. La chiamata che esiste, per superare il dislivello tra la strada e la sala consiliare, serve a poco. Nessuno, per esempio, per patologie cardiache si farebbe trasportare su in braccio.
Per
chiudere, rivolgerei al Sindaco una sommessa mia valutazione del suo
target, che è questa: i suoi obiettivi, per un nuovo governo della
città sono buoni, ma per meglio concretizzarli dev'essere scelta la
via della condivisione, ricercata. Solo così le sue scelte
politiche potranno restituire alla città, a partire dal centro
storico, quell'immagine identitaria che nel comune intendere è: la
bellezza.
Giuseppe Cancemi
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