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domenica 19 giugno 2011

Trasporto a lunga distanza

Qualche giorno fa ho viaggiato su un traghetto della GNV  della compagnia Grimaldi e per la precisione sul “Tenacia”, da Livorno a Palermo, e durante  il tragitto mi è capitato di stazionare nella hall  in attesa dello sbarco. In tutti gli spazi di ogni area dedicata al soggiorno troneggiava un televisore, acceso. Curiosamente, dando una sbirciata agli schermi mi accorgevo che le emissioni provenivano da  Rai1, Canale 5, Italia 1 e basta. Alla mia richiesta di sintonizzare altro canale, da una ignara hostess che gestiva un telecomando, mi è stato fatto vedere che non era possibile sintonizzarne alcuno diverso di quelli appena citati.
Per dirla alla Lubrano, alcune domande allora sorgono spontanee:

 quanto è casuale la scelta di tali emittenti? 

 Il trasporto per lunghe distanze prima appannaggio delle Ferrovie dello Stato, ora “graziosamente” ceduto ai privati, vuole che la “verità” televisivo-informativa sia unica e di interesse governativo di tipo aziendale? 

L’intrattenimento dei viaggiatori sui traghetti fa parte di un pacchetto ad hoc di un potere mediatico, asso pigliatutto?
In Italia è vero non possiamo parlare di regime, ma questo sicuramente è un esempio di divulgazione di “pensiero unico” dei media non isolato, che speriamo possa essere presto spazzato via dai nuovi venti annunciati.