
Per dirla alla Lubrano, alcune domande allora sorgono spontanee:
quanto è casuale la scelta di tali emittenti?
Il trasporto per lunghe distanze prima appannaggio delle Ferrovie dello Stato, ora “graziosamente” ceduto ai privati, vuole che la “verità” televisivo-informativa sia unica e di interesse governativo di tipo aziendale?
L’intrattenimento dei viaggiatori sui traghetti fa parte di un pacchetto ad hoc di un potere mediatico, asso pigliatutto?
In Italia è vero non possiamo parlare di regime, ma questo sicuramente è un esempio di divulgazione di “pensiero unico” dei media non isolato, che speriamo possa essere presto spazzato via dai nuovi venti annunciati.
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