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lunedì 12 settembre 2011

BELLUNUM :

I PREZIOSI SACCHETTI PER IL SECCO


Dal Portale Bellunum, Ecosportello
La notizia che Belluno ha raggiunto il 73-74% di raccolta differenziata, diffusa in questi giorni, appare lusinghiera nei confronti di un traguardo (oltre il 65 %) da raggiungere entro il 2012, fissato dagli obiettivi del piano di gestione provinciale. Anche la decurtazione della tariffa per le utenze domestiche è un dato apprezzabile. Lo è forse meno per alcuni, la rimodulazione delle quote che premia o penalizza le diverse categorie delle utenze economiche/commerciali.
I comuni cittadini, però, penso abbiano bisogno di più attenzione nella conduzione del servizio che la Bellunum svolge.
Non è raro che i vari cassonetti  nei giorni festivi o in prossimità di essi, risultino traboccanti. Ma la cosa che più forse dà qualche fastidio è la distribuzione dei sacchetti per la raccolta dei rifiuti non riciclabili (il secco). I cittadini che debbono ritirare detti sacchetti  possono farlo solo raggiungendo la via Feltre al numero civico 91.
L’orario, per il ritiro è arzigogolato in modo forse comodo per l’azienda ma molto scomodo per i cittadini e con costi per la collettività che potrebbero essere evitati.
Intanto, l’orario che espone il sito su internet è diverso da quello mostrato, quasi illeggibile,   sui vetri dell’ecocentro. E siccome è valido quest’ultimo, uno che consulta internet solo se è fortunato non rimane dietro la porta.
Una dislocazione decentrata ad una estremità della città, com’è l’ecocentro, costringe gran parte degli utenti  a muoversi  con mezzi  vari anche meccanici. Inoltre, per essere sicuri di non fare un viaggio a vuoto, debbono ricordarsi dell’orario di ricevimento che varia, come detto, di giorno in giorno e se non pensionati o casalinghe debbono chiedere un permesso per allontanarsi dal lavoro.
Belluno: vetrina degli uffici di Ecosportello
Per aver un’idea di quanto costa far muovere gli utenti anziché il fornitore di servizio, basti pensare che molte  persone, giornalmente, a causa di questo  ritiro di sacchetti, sprecano  carburante, aggiungono inquinamento, appesantiscono il  traffico e i parcheggi nella zona dell’ecocentro e, ciliegina sulla torta, si fanno carico del tempo di allontanamento dal lavoro, non richiesto da un più semplice ritiro.
In tempi di ristrettezze economiche come quelli che stiamo attraversando, mi sembra che se non si vogliono continuare a sprecare inutilmente risorse, bisogna cominciare a razionalizzare ogni cosa.
Propongo perciò, sommessamente, di modificare la distribuzione attuale con una che, utilizzando le stesse chiavi di apertura dei cassonetti del secco, consenta di ritirare i sacchetti  da un distributore ad hoc. La distribuzione potrebbe essere articolata per pochi punti strategici  della città, per un solo punto baricentrico, o davanti l’ecocentro stesso,  ma il tutto funzionante 24 ore su 24.