PIANO PER IL CONTENIMENTO DELL’INQUINAMENTO
LUMINOSO
Può sembrare
stravagante o inutile parlare di inquinamento luminoso, tanto siamo abituati a
vivere in mezzo alle pressoché costanti
“luminarie” cittadine - quasi a volere scacciare il buio naturale della
notte a favore del giorno - trascurando che nell’immaginario collettivo l’alternarsi del
giorno e della notte scandiscono il nostro ritmo circadiano.
L’esigenza che fa ripensare
all’illuminazione cittadina in verità la si propone non tanto perché siamo così
attenti agli effettivi disturbi che l’illuminazione notturna provoca in ambiti urbani/exraurbani in
rapporto alla riflessione della luce sui beni architettonici,
storici, naturali e visione della cupola
stellare, ma piuttosto perché mossi da una più accurata gestione in termini economici e
revisione dei nuovi parametri illuminotecnici. Il piano è conseguenziale alle
precedenti "Norme
per la prevenzione dell'inquinamento luminoso", legge regionale n. 22/97 (oggi abrogata), che può dirsi antesignana in Italia.
Belluno, con i quadri elettrici volanti in Piazza dei
Martiri, i corpi illuminanti forse non tutti a risparmio energetico, l’illuminazione stradale per qualità luminosa
non adeguata completamente a sicurezza e circolazione e, non ultimo, il panorama dolomitico sotto le stelle, che
forse necessita con urgenza di disporre di un suo piano per favorire ritmi di
vita ed equilibri ecologici alle specie animali e vegetali.
In tempi in cui già le famiglie hanno cominciato a
sostituire le proprie fonti di illuminazione per contenere il consumo
energetico anche la pubblica amministrazione deve fare la sua parte. Dunque non
solo deve porsi obiettivi di economia energetica ma deve anche redigere un
piano orientato a contenere l’inquinamento luminoso, armonizzare l’illuminazione
con le scelte urbanistiche, tutelare il cielo stellato e i beni paesistici alla
luce di tutti gli adempimenti alle norme UNI, CEI e Codice della Strada.
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Qualche dato nazionale per aiutare a comprendere quanto sia ragionevole pensare di rivedere l'illuminazione esistente.