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martedì 15 maggio 2012

Caltanissetta...

Un futuro da smart city


Cari nisseni, è tempo di sfida. Invece di continuare ad azzannarsi mediante inutili bizantinismi ognuno per sua parte si rimbocchi le maniche e contribuisca al fare. Gli enti locali, l’industria, le imprese, le categorie professionali, le banche, l’università, ecc., sinergicamente, mostrino di saper fare rete e di volere affrontare la riscossa di Caltanissetta con i fatti.
Gli amministratori tirino fuori dai cassetti i progetti, se ne hanno, per candidare Caltanissetta, per esempio, a “smart city”, città intelligente  capace di invertire le tendenze per quanto attiene al risparmio energetico, alla mobilità, alle trasformazioni urbanistiche e ai servizi in genere. In Europa si stanno per riaprire i rubinetti dei finanziamenti, 11 miliardi a partire dal prossimo mese di luglio e fino al 2020 (260 milioni per le città del Sud), finalizzati a supportare le città che hanno progetti per uno sviluppo sostenibile precipuamente dal punto di vista energetico. La partecipazione ad un progetto di città così ambizioso se compreso, può essere  di  riscatto per un territorio considerato  ultima periferia dell’Italia. Basta viverlo come un’opportunità  per  proporre una Caltanissetta in grado di sviluppare un suo modello di città “ecologica e intelligente”.
L’efficienza ed il risparmio, l’incremento di fonti rinnovabili nel campo energetico, pur essendo richiesti negli obiettivi nazionali ed europei per abbattere le emissioni di anidride carbonica, possono contemporaneamente essere occasione  per l’avvio di stili amministrativi, di operatività e di orientamento  verso le cosiddette buone pratiche di gestione.
Una città di 60 mila abitanti non può piangersi addosso, beccarsi l’un con  l’altro o flagellarsi per un passato di abbandoni  cui è stata sottoposta dalle varie amministrazioni susseguitesi nel tempo.  Bisogna darsi una mossa. Operare tutti  per operare bene.
Rimanendo a quello che si pronostica per la città, intraprendere la via per una nuova dimensione urbana proiettata nel futuro, non significa modificare e rimodificare la piazza principale o aggiungere nuove rotatorie all’insegna della modernità, pensando di avere rivoluzionato tutto senza, per esempio, avere scomodato alcune “rendite di posizione”. Né bastano gli alternativi  vuoti proclami del “come si poteva fare” invece. Bisogna avere idee nuove! Sarà necessario costruire una nuova economia assieme ad una nuova cultura, a nuove figure professionali e non senza nuove occasioni anche di formazione e lavoro.  Si mettano in fila le risultanze di un rapporto europeo  del 2007, molto illuminante anche nella sua schematicità.  Semplicemente, si adottino nel concetto di comunità  le sei caratteristiche evidenziate da quel documento riferite a persone, economia, vita, governo, ambiente e mobilità nella loro coniugazione con “intelligenti/e”  e si facciano interagire con il territorio non più in termini di uso e consumo acritico ma con fini di sviluppo sostenibile.
Smart per Caltanissetta, in concreto, potrebbe essere un parcheggio multipiano realizzato con tecniche di bioarchitettura nello spazio ex  GIL, come snodo intermodale tra treno, bus e auto; una mobilità in centro storico, favorita da mezzi mossi elettronicamente come bici (con pedalata assistita), auto e moto; la conversione di tutta l’illuminazione fuori e dentro gli edifici pubblici con impianti a basso consumo ed energia rinnovabile; il cablaggio della città con fibra ottica assieme ad un’offerta distribuita di wi-fi con relativi servizi connessi. Non meno importanti nel complesso delle innovazioni si collocano la valorizzazione delle risorse locali e le competenze.
L’argilla, per fare un esempio, utilizzata comunemente per la terracotta può diventare materiale utile al risparmio energetico se diversamente utilizzata. Il know-how che può essere acquisito nel risparmio idrico, nella ristrutturazione edilizia innovativa e ciclica, nella manutenzione programmata della proprietà pubblica esistente, in termini “intelligenti”, e tanti altri spunti ancora, assumono valenza se concorrono all’idea complessiva di città moderna progettata con la partecipazione e la condivisione dei cittadini tutti.
Caltanissetta, capoluogo interno alla Sicilia, non presente nel panorama delle città territorio da tempo  configurate papabili ma mai sviluppatesi in tal senso, deve sapersi ritagliare con il nuovo orientamento verso le smart cities, uno spazio di centralità territoriale mediante un sistema integrato moderno, con funzioni territoriali che meglio interpretano le aspettative d’inurbamento delle future popolazioni all’interno dell’isola.