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giovedì 9 febbraio 2012

Le Maccalube di Caltanissetta







Finché restano accesi i riflettori su  qualcosa che fa discutere,  per esempio su un tema cittadino come quello dei “Vulcanelli” di questi giorni, è sintomo di sana democrazia: rende pubblico un confronto che può essere utile alla collettività.
L’Assessore A. Milazzo amministratore della città di Caltanissetta, saprà meglio di me che l’area dei “Vulcanelli” ha una storia antica e travagliata. Il toponimo “Terrapelata” che segna il luogo, riportato sulle mappe che usiamo, è stato ereditato dalla saggia virtù contadina delle generazioni passate, che sapeva anche ammonire.
I vulcanelli negli “over” richiamano alla memoria un impianto sportivo in situ, su area appositamente titolata, che è durato pochissimo in funzione per via del suolo instabile, e un “generoso” indice di edificabilità (0,2 mc/mq) che, prima dell’ultima revisione generale dell’attuale PRG, aveva incoraggiato i privati proprietari di terreni agricoli ad edificare. Oggi, l’area delle maccalube nello strumento urbanistico revisionato, non titola alcuna delle zone, residenziale.
L’evento parossistico del 2008 (grave innalzamento e fessurazione del suolo) ci ha avvisati ancora una volta. Abbiamo visto che “il re è nudo”. Quel suolo rifiuta ogni occupazione edilizia e/o di intervento di ingegneria naturalistica, e forse, ci suggerisce anche che ogni spesa per tentare di difendere la staticità dei fabbricati potrebbe essere un inutile spreco.
Mi dispiace di non avere compreso quale “zona residenziale” intende titolare a “Parco naturalistico” l’Assessore Milazzo. La zonizzazione del PRG pubblicato on line, lungo la via dei Vulcanelli e via Angelo Custode, annovera sei zone titolate diversamente ma nessuna è residenziale.  L’unica residenzialità del luogo minacciato dalla instabilità tettonica che mi risulta, è l’insediamento attuale sviluppatosi con un’edilizia che si è diffusa nel tempo, con due diversi indici di zona agricola.
Riconosco comunque, all’Assessore Milazzo il merito di una scelta la quale non mi trova contrario, ma che non cambia la mia valutazione sulla “informativa” dell’Amministrazione attiva, oggetto di questa mia nota, che continuo a giudicare di marketing politico.