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sabato 7 novembre 2020

COVID-19 Anno 2020 (Tempo di coronavirus)

 

ATTIVITA’ ECONOMICHE O SALUTE?


Il serrato dibattito di questi giorni sulla scelta di chi vuole salvare l’economia e di altri la salute, non si esaurisce con una scelta di una delle parti. Riflettendoci, il soggetto da salvare, comunque, non è la persona ?

Quest’ultima, può essere colpita dal disagio economico o, alternativamente, rimetterci la vita.

Terra terra, mi viene da dire che se la produzione, il commercio, la cultura e tutto il resto serve alle persone, scegliendo di privilegiare l’economia si mantiene sì in vita l’economia, ma si trascura la vita delle persone.

Riflessione: ma se si trascura la vita delle persone in un evolversi della causa (virus) che ne produce la eliminazione, con un ritmo esponenziale, che detto con i numeri ha questa progressività… 2, 4, 16, 256… l’economia, per quale mercato, clientela, spettatore, turista, etc. dovrà e potrà sopravvivere?

Da Favole, libro 3° (La Fontaine) 

     Il Mugnaio, suo Figlio e l'Asino


L’evento contagio, per le conoscenze stocastiche elementari che abbiamo tutti, dipende dal numero di contatti che si hanno nelle nostre quotidiane relazioni sociali. Più incrociamo altri nostri simili e maggiore è la probabilità di essere contagiati. Logica vuole, che per diminuire la probabilità di essere contagiati, diventa basilare scegliere la massima riduzione possibile, di incrociare altre persone. Fatte salve le inderogabili necessità del nostro vivere.

Con un accostamento pratico, si guardi ad un caso di probabilità con dei dadi. Poniamo che si voglia con un solo lancio di due dadi, ottenere un numero >1 e <12. Sarà ben difficile che esca con un solo       

lancio. Possiamo invece rilevare, che la probabilità si fa sempre più concreta se aumentiamo il numero dei lanci.


Ecco col COVID se i “lanci” sono tanti, ci assicureremo la diffusione. A noi la scelta!


Giuseppe Cancemi