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martedì 25 febbraio 2014

Rivitalizzazione del centro storico di BELLUNO

I GRANDI PROGETTI HANNO BISOGNO DI IDEE CONDIVISE

Il primo cittadino di Belluno, tra i “grandi progetti” annunciati qualche giorno fa, ha inserito il rilancio del centro storico. Musica per le orecchie di chi come me lo abita, ma penso che lo sia anche per i bellunesi. Il Sindaco, per dare un impulso di nuova vita al centro storico, concentra la sua attenzione su un ripopolamento, da favorire con più ragionevoli condizioni d'affitto. Promette nuove regole per agevolare le famiglie e le persone, per una sorta di equità sociale. Nulla da eccepire in questo. Anzi, suggerirei di rifarsi al progetto AUSER “Abitare Solidale” che potrebbe essere in linea con quanto mi sembra che voglia esprimere in fatto di abitazione e solidarietà il nostro Sindaco.


C'è solo una piccola discrepanza tra il dire e il fare del Comune con la tendenza, che in atto è di segno contrario. Mi riferisco ad un utilizzo intensivo degli spazi del centro storico tutti in funzione di un mercantilismo fine a se stesso, alla poco curata accoglienza di immagine che “la bellezza” del centro non merita e alla poca importanza che si dà al presidio dei residenti. I rilievi che non sfuggono a nessuno sono imputabili: ai parcheggi abusivi (in giorni festivi e ore serali) nei maggiori luoghi della rappresentanza cittadina; ai segni lasciati dai graffitari/writer; al degrado ed incuria che avanzano; ai servizi dell'eco-centro mobile che escludono proprio l'area storica, nonché alla diffusione di un inquinamento acustico, anche da schiamazzi notturni, mai risolto.

Ciò detto, i nodi per l'abitabilità del centro storico appena menzionati, comunque, restano tutti da sciogliere. Provo a dare qualche indicazione lungi da una sterile critica.

Per essere propositivo, rammento che a costo zero o quasi, si potrebbe, in una riorganizzazione delle iniziative cittadine, distribuire meglio le attività che ora si affollano in centro storico. Altri ambiti territoriali periferici con le varie opportunità offerte da una programmazione di attività localizzate ad hoc, usufruirebbero di un risarcimento, nei confronti di una ricucitura dovuta alla marginalità urbana di cui soffrono.

Liberare la monumentalità di Piazza Duomo, non consentendo alcun ingombro (per altro abusivo di veicoli) è un altro suggerimento che renderebbe giustizia alla bellezza della centralità rappresentativa dell'agorà. Significa infatti, escludere oggetti e riflessi di colori e luci non propri, che hanno per risultato l'esclusività di un “genius loci” in grado di suscitare emozioni incomparabili anche nel visitatore occasionale.

Rendere più accessibile, come si usa dire a Chilometro zero, lo smaltimento col mezzo mobile di raccolta differenziata per gli abitanti del centro, che non sono certo in maggioranza giovani, significa prima di tutto rendere giustizia.

Infine, fare rispettare le leggi dello Stato e i regolamenti locali che ne discendono, in materia di inquinamento acustico, non ammettendo inesistenti deroghe, alzano il livello civico di una città, mettono fine ad una inconciliabile mediazione e, soprattutto, realizzano di fatto il diritto alla salute che è di tutti.

Belluno, 25/2/2014

Giuseppe Cancemi

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UN'IDEA PER RIFLETTERE, DALL'AUSER (Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà)


Finalità che potrebbe dare un vero scopo e un forte impulso al recupero del nostro centro storico di Caltanissetta.


PENSARE ALLA CASA PER UNA COMUNITA' PIU' SOLIDALE

Il progetto Abitare Solidale, promosso dall' Auser Territoriale Firenze in collaborazione con l'Auser Nazionale, nasce per trasformare il "problema abitativo" in nuove opportunità per una comunità più coesa. Un bene prezioso come la casa può in effetti divenire un problema per chi non è in grado di acquistarne o affittarne una, ma anche per quanti, pur vivendo in un appartamento di proprietà o in locazione, non sono più in grado di gestirne i costi di manutenzione. 

A CHI SI RIVOLGE
Proprietari e affittuari:
- ad anziani soli, proprietari o affittuari di alloggi non facilmente gestibili con l'avanzare degli anni, troppo grandi per le loro esigenze di vita;
- a famiglie che non riescono a conciliare la cura dei figli e la gestione degli affetti con i tempi del lavoro. 

Ospiti:

- a famiglie e singoli a temporaneo rischio di povertà o marginalità;
- a giovani, studenti, lavoratori alla ricerca di soluzioni abitative economicamente sostenibili per un progetto di vita autonomo e dignitoso;
- a donne vittime di episodi di violenza domestica che spesso non denunciano tali molestie, perché frenate dall'incertezza del futuro abitativo.

GLI OBIETTIVI 
Abitare Solidale, avvalendosi di metodi ed approcci innovativi al problema casa, si propone di ottimizzare il patrimonio abitativo esistente attraverso un intervento sociale in grado di dare risposte concrete, anche se temporanee, al bisogno di un alloggio dignitoso; al contempo mira a sviluppare, mediante la promozione di coabitazioni strutturate sul principio del mutuo aiuto, sistemi del tutto nuovi di welfare di comunità fondati sui valori della reciprocità e della cittadinanza attiva.

COME FUNZIONA 
Tutto il progetto si basa sulla costruzione di relazioni interpersonali forti, responsabili, solidali che concorrano, attraverso la condivisione consapevole di uno stesso spazio abitativo, al rafforzamento di innovativi sistemi di protezione sociale. Per raggiungere tali risultati Abitare Solidale si è dotato di procedure e strumenti semplici e chiari: dopo un primo contatto attraverso il numero verde dell'Auser nazionale (800. 99. 59. 88), o gli appositi sportelli viene stilato un identikit di ospitante e ospitato utile per valutare eventuali affinità tra i candidati, a cui seguono incontri di conoscenza, sino all'ufficializzazione della coabitazione che avviene mediante l'elaborazione di un patto di reciproca solidarietà tra le parti, che vincola i coabitanti al vicendevole rispetto delle esigenze di vita e a un mutuo scambio di servizi ed aiuto, e la sottoscrizione di un apposito comodato. Il buon andamento del rapporto è costantemente monitorato.

domenica 2 febbraio 2014

PIAZZA DEI MARTIRI


IL COMUNE PREPARA LA"RIQUALIFICAZIONE" DELLA 

PIAZZA DEI MARTIRI 

Dal Corriere delle Alpi

29 gennaio 2014


"...L’autobus chiamato desiderio. Quanto sarebbe meglio se i mezzi del servizio di trasporto urbano attraversassero piazza dei Martiri sul lato sud, invece che davanti al listòn, come adesso? L’amministrazione comunale sta già facendo le verifiche tecniche, per capire se questa deviazione 
sarà possibile. Tutto nell’ambito del progetto di riqualificazione del salotto cittadino, per il quale nel 2011 c’è stato un concorso di idee, vinto dallo studio di architettura Ricci-Spaini di Roma. Liberare dal traffico la carreggiata, all’ombra della chiesa di San Rocco vorrebbe dire poterla dedicare al mercato del sabato, spostandolo dal parcheggio di piazza Piloni. Giusto per dirne una. ..."

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IL SEGNO

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L'AMMINISTRAZIONE MASSARO SI OSTINA A VEDERE I LAVORI FUTURI DI PIAZZA DEI MARTIRI COME "RIQUALIFICAZIONE", MENTRE LE MODIFICHE CHE IL PROGETTO PROPONE, APPAIONO COME VERE E PROPRIE ALTERAZIONI DELL'IMMAGINE STORICIZZATA DEL LUOGO. INOLTRE, APPARE CHIARO CHE NON INTENDE CONDIVIDERE CON I CITTADINI LE DECISIONI PRESE IN MERITO.