ALBERI, tagli annunciati
Di alberi dal 2012 a
Belluno ne sono stati abbattuti abbastanza. Sono cadute piante
ornamentali che, oltre a svolgere il loro ruolo più elementare di
mitigazione del clima estivo e di conversione dell'anidride carbonica
in prezioso ossigeno, “arredavano” e segnavano il riconoscimento
dei luoghi. Alle lamentele di qualche cittadino per una “moria”
arborea spinta, apparentemente inspiegabile, veniva data una
giustificazione “tecnica” di opportunità e prevenzione per
malattia delle piante e/o rimozione del pericolo per pubblica
incolumità. Tutto normale. Chi amministra la città sa e fa e gli
amministrati non sanno e debbono solo condividere obtorto collo. Da
qualche giorno sono iniziati lavori di straordinaria manutenzione dei
marciapiedi e si è iniziato con l'abbattimento di alberi. Il
Sindaco, giustamente, mette le mani avanti e a mezzo stampa fa sapere
che l'abbattimento delle piante, appena iniziato in via Cavour,
rientra nella necessità di eliminare l'invasivo apparato radicale,
presente su tutto il marciapiede, e dunque causa della sua
sconnessione.
A spanna quell'alberatura di via Cavour deve avere
superato una trentina di anni o poco più. Questa datazione mi induce
una semplice osservazione: quelle essenze arboree con quale criterio
sono state messe? Sono state piantate mediante un progetto firmato da
accreditato professionista o sono il risultato di una piantumazione
così tanto per mettere degli alberi? Comunque, anche un semplice
giardiniere avrebbe saputo che un albero per il luogo di impianto va
scelto anche in base all'apparato radicale. Sappiamo tutti che nei
marciapiedi e nei cimiteri, per esempio, vanno evitati alberi con
radici fascicolate. Di solito, infatti, sono le essenze con radici
fittonanti le più utilizzate nei viali alberati a scopo decorativo,
architettonico, ecc..
E' strano come sia accaduto che solo oggi ci si accorge degli alberi non idonei al marciapiede di via Cavour impiantati in un periodo in cui la pratica urbanistica sarebbe dovuta essere quella tecnica prima e contrattata dopo, dunque sottratta all'empirismo delle opere pubbliche del capo mastro. Ma si vede che così non è stato e il tempo lontano (relativamente) forse, non ci permette di conoscere le eventuali responsabilità. Viene da chiedersi: ma il danno dell'abbattimento di alberi maturi, del marciapiedi da rifare e dell'impianto di nuove essenze arboree è o non è un danno erariale?

E' il caso di dire: alberi sì ma non a c...o |
E' strano come sia accaduto che solo oggi ci si accorge degli alberi non idonei al marciapiede di via Cavour impiantati in un periodo in cui la pratica urbanistica sarebbe dovuta essere quella tecnica prima e contrattata dopo, dunque sottratta all'empirismo delle opere pubbliche del capo mastro. Ma si vede che così non è stato e il tempo lontano (relativamente) forse, non ci permette di conoscere le eventuali responsabilità. Viene da chiedersi: ma il danno dell'abbattimento di alberi maturi, del marciapiedi da rifare e dell'impianto di nuove essenze arboree è o non è un danno erariale?
Il Sindaco promette il
reintegro delle piante con il rifacimento del marciapiede e va bene.
Ma questa volta, esiste un progetto dettagliato di opera stradale che
comprende la piantumazione di alberi secondo criteri
tecnico-scientifici o/e se si vuole estetico-architettonici o siamo
alle solite riparazioni casarecce che ci faranno in un futuro
prossimo malignamente dire: “pedo el taccon chel bus”?
A parte la facile battuta,
il Comune, pur nelle mille difficoltà che incontra per la gestione
della città, però, non può e non deve solo inseguire alla bisogna
i guasti. Dedicare alla manutenzione anziché al nuovo parte delle
previste risorse di bilancio è più saggio. Prevenire con una
puntuale manutenzione programmata riduce i costi e mantiene i servizi
sempre in piena efficienza. I cittadini si fidano, ma questa volta in
tempi di internet, il primo cittadino faccia in modo che tutti
possano vedere i progetti a partire da questo di via Cavour. Con
l'occasione, il Sindaco, faccia anche sapere, visto che la sua
amministrazione volge alla scadenza, quanti alberi sono stati messi a
dimora per ogni nuovo nato o adottato durante il suo mandato. I
bellunesi apprezzeranno sicuramente.
Giuseppe Cancemi
APPENDICE DEL GIORNO DOPO (11 aprile 2016)
Dai lavori che prevedono l'abbattimento degli alberi in via Cavour, a giudicare dai luoghi, i conti non tornano. Lo scenario che attualmente si presenta appare con alberi abbattuti alternativamente, con una logica distributiva quasi geometrica, che lascia intuire più a un diradamento che non ad una soluzione, alla lettera, radicale. Si è scelto di eliminarli, uno sì e uno no, tutti in fioritura, e non senza abbondare sui sì. Sembrerebbe, che gli alberi graziati hanno un qualche merito per essere stati risparmiati. In compenso, è stata regalata ai ceppi rimasti una rifinitura da “figaro”.
UDITE, UDITE... cosa dice il Dirigente comunale in merito alla questione verde pubblico
Giuseppe Cancemi
APPENDICE DEL GIORNO DOPO (11 aprile 2016)
Dai lavori che prevedono l'abbattimento degli alberi in via Cavour, a giudicare dai luoghi, i conti non tornano. Lo scenario che attualmente si presenta appare con alberi abbattuti alternativamente, con una logica distributiva quasi geometrica, che lascia intuire più a un diradamento che non ad una soluzione, alla lettera, radicale. Si è scelto di eliminarli, uno sì e uno no, tutti in fioritura, e non senza abbondare sui sì. Sembrerebbe, che gli alberi graziati hanno un qualche merito per essere stati risparmiati. In compenso, è stata regalata ai ceppi rimasti una rifinitura da “figaro”.
Eppure ricordo di avere letto che le piante da eliminare, causa del dissesto rilevato, rientravano in un “progetto di rifacimento”. Bene! Allora perché il taglio assomiglia più ad un diradamento che non ad una radicale sostituzione delle attuali piante con altre a radici fittonanti? Si vuole, forse, mascherare un'ennesima azione demolitrice di piante a Belluno, che sembra appartenere ad un ragioneristico disegno di riduzione delle spese nella voce a bilancio destinata alla manutenzione?
UDITE, UDITE... cosa dice il Dirigente comunale in merito alla questione verde pubblico
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