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mercoledì 8 ottobre 2014

CALTANISSETTA: Revisione PRG



LE SCELTE URBANISTICHE DEBBONO ESSERE POLITICHE


L'allegato documento che circola, circa una revisione del PRG di Caltanissetta, sembra essere un mix tra un flebile contenuto di scelta partecipata e una staccata burocratica applicazione esecutiva. Sembra marcare un annunciato assemblearismo che può scadere in partecipazionismo fine a se stesso. La riorganizzazione di una città dove i cittadini finora sono rimasti illustri sconosciuti ai cosiddetti piani da sempre studiati rigorosamente solo a tavolino, promuovere assemblee sia pure con la presenza di istituzioni, enti ed associazioni può sembrare “rivoluzionario”, ma tale non è. Enunciare vagamente una riqualificazione del centro storico, una
rivisitazione dell'espansione urbanistica o un'organizzazione viaria non ci entusiasma, anzi ci fa temere altri condivisi e non, prevedibili nuovi scempi. Per esempio, in una città come la nostra, persino semplicemente usare l'espressione espansione dovrebbe essere proibito. Le zone di una città che si è estesa eludendo gli standard residenziali e che ha edificato per oltre due vani per abitante (senza avere risposto alla domanda di casa e di vivibilità), sono sotto gli occhi di tutti.
Ancora una volta non si fa alcun cenno a come far fronte ai bisogni, pregressi e futuri, degli abitanti di risiedere, abitare, spostarsi e lavorare.
Le scelte per la città non sono un fatto tecnico ma solo ed esclusivamente espressioni di volontà politica in cui ai tecnici viene affidata l'interpretazione.

Si prende atto di questo documento che non dichiara una volontà di inversione di tendenza. Ci aspettiamo, comunque, un documento politico di intenzioni dell'Amministrazione circa il prossimo strumento urbanistico che si vuole sottoporre a revisione, avendo in mente un'idea di città come impianto sistemico per un progettato sviluppo prima sociale e poi economico. 

Giuseppe Cancemi 

Allegato: