Fine di un albero che segnava un orizzonte patrimonio dell'immaginario collettivo
Un albero che “cade” in città,
dovrebbe fare più rumore di una foglia. È invece no!
A Belluno il maestoso albero affacciato
sul Piave che faceva da sfondo alla via San Lucano è sparito in perfetto silenzio, senza fare alcun "rumore".
Nessuno si è chiesto o ha chiesto alla proprietà legittima il perché di questo abbattimento. Eppure
quell'albero arcinoto nella memoria dell'immaginario collettivo ma
anche nelle foto ricordo e nelle cartoline, è ancora vivo.
La cosa strana è che non sappiamo se
residenti e autorità cittadine si sono accorti o si sono girati
dall'altra parte ovvero, eventualmente, perché non sono intervenuti,
chiedendo almeno alla proprietà l'impianto di una nuova essenza in
compensazione di quella eliminata.
Non si spiega neanche come mai anche le
associazioni ambientaliste, così tanto attente per altro, in questo
caso hanno taciuto e tacciono.

Viene da chiedersi quali altre autorità
locali e non, con compiti di tutela, potevano intervenire per quella
drastica soluzione di taglio radicale, senza appello, e almeno
pretendere il ripristino dello “skyline” con pari essenza già
adulta?
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Precedente visione |
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La situazione attuale |
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Albero abbattuto |
Per ultimo, appare sicuramente almeno
curioso che nelle riprese di Google presenti in internet il luogo è
visibile chiaramente senza quell'albero (abbattuto solo qualche mese
fa) e dunque viene da pensare com'è possibile un simile tempismo di
cancellazione della memoria visiva e rappresentativa in un'Italia
dove i tempi di recepimento delle modifiche territoriali sono ben
altri?
Provare a guardare su Google Maps per
credere!
Giuseppe Cancemi