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sabato 25 giugno 2011

Questione meridionale attuale più che mai

Cristo s’è fermato ad Eboli. Trenitalia, con i soldi di tutti gli italiani, si ferma a Napoli perpetuando una questione meridionale mai affrontata seriamente a dispetto dell’Unità d’Italia. Il nuovo orario distribuito da Trenitalia suona come una beffa per il Sud penalizzato sempre più nel trasporto a lunga percorrenza e ora anche nella velocità e nel confort. Ma la responsabilità è politica. Il ministro Tremonti  non molto tempo fa ha graziosamente voluto sperimentare il trasporto verso il Sud, per rendersi conto dei disagi (sic!) dei meridionali, non certo seduto tra la gente comune e nonostante ciò ha riconosciuto quali grandi disagi affronta la comunità meridionale nei suoi trasbordi da Nord-Sud e viceversa. I ministri e i deputati calabresi e siciliani raggiungono la loro terra,  che è anche il loro bacino elettorale, in aereo gratuitamente.

 Chi pensate che si debba occupare di scelte politiche di respiro nazionale che divarica sempre più il Nord e il Centro dal Sud?

A guardare la Sicilia nella cartina del libricino che reclamizza il trasporto con le “frecce”  la Sicilia appare priva di ogni linea cinematica di sintesi di quel trasporto.

Viene da domandarsi: ma non si vergognano tutti quei deputati parlamentari provenienti da Calabria e  Sicilia che svolgono (ancora sic!) il loro mandato nelle rispettive regioni, nel parlamento italiano ed in quello europeo di una simile scelta politica di abbandono della loro terra, facendo sì che diventi Nord Africa terra di lancio per migranti siciliani, calabresi ed africani?

A quei quattro meridionali che accidentalmente dovessero leggere quanto qui detto, solamente dico: meditate gente… meditate!

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