Aggiungi...


Condividi questo articolo

venerdì 11 ottobre 2019

La Confindustria di Caltanissetta si ripropone




CONFINDUSTRIA NISSENA CHI?



A proposito di Confindustria nissena che si vuole incontrare col Ministro Provenzano trovo che sia il minimo, dato il grave e colpevole ritardo che ha, stante alle condizioni economiche del territorio. L’economia di una Comunità che vive di terziario non può fare a meno di occasioni di lavoro che provengono dalle imprese artigianali, industriali e commerciali. A Caltanissetta, da tempo, da quando è ferma l’edilizia, l’orologio dell’economia si è arrestato. A parte i centri commerciali, già in declino, poco o nulla gira agli effetti di una imprenditoria con radici nel territorio. Si producono solo eventi che muovono un turismo minimo prevalentemente cultural-religioso, con presenze limitate nella quantità, nella qualità e nel tempo. Il consumo alimentare ha un suo peso, mentre languisce quello commerciale con la concorrenza spietata on line che fa la parte del leone. L’unica forma imprenditoriale che aveva una visibilità mondiale, anche se non ha minimamente inciso a livello territoriale, ha venduto e traslocato. Insomma, mi chiedo e mi viene da chiedere, cosa mai vorrà chiedere la Sicindustria nissena al Ministro?

Chi chiede l’incontro è il Reggente di Caltanissetta. Una figura rappresentativa ma senza l’investitura di una “forza” imprenditoriale che di solito elegge i suoi organi. In sostanza qualcuno di buona volontà il quale in nome di una Confindustria che numericamente, forse non c’è, si rivolge ad un rappresentante dello Stato.
Si prospetta che vorrà discutere di una “questione industriale”. Bene dico io, ma con quali elementi concreti? Per dirla tutta, le istituzioni territoriali non hanno mai pensato che per prosperare la sola economia terziaria non basta. Non si è mai pensato di cimentarsi con progetti di sviluppo articolati sinergicamente da istituzioni varie. Sa Sicindustria locale che uno sviluppo deve essere pensato e promosso da progetti di ricerca?

Per fare un per esempio, cito il coordinamento sorto in una piccola città come Belluno (36 mila abitanti), la quale, sin dal 2017 firmando una convenzione con gli istituti superiori per un nuovo spazio: Digital Innovation Hub Belluno Dolomiti, ha dato luogo ad un raccordo tra imprese, enti e ricerca.E mi fermo qui!

Voglio solo aggiungere che, per fare, bisogna avere qualcosa da proporre e non “affidarsi al buon cuore” dell’interlocutore, sia pur esso autorevole.

La politica di Caltanissetta nei vari ambiti amministrativi, quindi, prepari i suoi progetti mettendo in campo e in relazione le sue migliori forze. Gli imprenditori da parte loro, si facciano parte diligente e unitamente con le forze sociali e le istituzioni facciano squadra. Solo così potranno, insieme, portare avanti realmente quei disegni comuni che producono effettivo sviluppo sociale ed economico.

Giuseppe Cancemi

Nessun commento:

Posta un commento