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mercoledì 23 novembre 2011

Mobilità difficile


 I cartelli stradali di divieto sono sempre osservati dagli automobilisti?

Per chi vuole guidare l’auto in modo sicuro e nel rispetto della segnaletica stradale, deve fare i conti con una selva di cartelli non sempre aggiornati per quelle che sono le reali esigenze del nastro stradale, delle località attraversate, e con gli altri automobilisti che dalle segnalazioni stradali interessa solo il poter evitare una multa in automatico. Per esempio, percorrere la SR203 lungo la Valle del  Cordevole è un continuo accelerare decelerare e spesso non senza improperi  che non senti ma decifri dallo specchietto retrovisore, per le agitazioni di chi segue, il quale, con molta probabilità, non sta rispettando la distanza di sicurezza ed è quasi attaccato al tuo paraurti posteriore.
SR203 - Segnale ricorrente

La quasi continuità degli abitati lungo le strade extraurbane che ha seguito lo sviluppo motoristico del nostro Paese, in un susseguirsi di insediamenti anche minimi, di poche case, è quello che ha fatto sorgere la mole di cartelli stradali che ci dicono di rallentare, di poter riprendere la velocità di crociera scelta, di ri-rallentare e così via. Tutto normale se non ci si accorgesse di incontrare un certo numero di cartelli stradali o dimenticati da chissà quali interventi in loco o assurdamente comunque posti, e che regolarmente vengono trasgrediti. Chi eventualmente, come me, pensa di rispettarli a tutti i costi si sarà trovato, appena la strada lo permette ma la segnaletica orizzontale non sempre, ad essere sorpassato da automobilisti che ti comunicano con gestacci la loro insofferenza per quel tuo rallentare in rispetto della segnaletica stradale. In compenso, però, spesso quando incroci  questi stessi automobilisti  e vedi che lampeggiano con i proiettori vogliono segnalarti, e puoi esserne certo, che hanno incrociato la polizia o i carabinieri e vogliono farti una cortesia. Secondo loro, un gesto di solidarietà fra automobilisti (sic!).
Se gli automobilisti non migliorano nel rispetto delle regole stradali non sempre è colpa loro. Un esempio per tutti, proprio lungo la SR203, subito dopo l’abitato di Peron, con strada ben visibile  e sempre senza  un’anima in vista si incontra un cartello che limita la velocità a 50 km/h (senza un’apparente ragione) e tant’è che non viene osservato da nessuno. Come questo se ne incontrano anche altri, anch’essi incongruenti, che non permettono  una velocità di crociera accettabile, per un flusso automobilistico scorrevole spesso turistico, su un percorso stradale decisamente buono. Voglio dire che se il rispetto dei divieti viene disatteso è segno che proprio i cartelli assurdi inducono a trasgredire e ne fanno una pericolosa abitudine che viene estesa anche ad altre segnalazioni stradali di divieti ed obblighi ugualmente cogenti.
I Comuni e gli abitati attraversati dalla SR203 oltre a preavvisare con cartelli di divieto, hanno incrementato la segnaletica con avvisi di rilevamento elettronico della velocità e cominciano ad attrezzarsi con rilevatori d’infrazione automatici, in posti che consentono benissimo la eventuale contestazione d’infrazione e dunque, forse, in contrasto con la recentissima sentenza della Cassazione che limita l’automatismo dell’infrazione. In buona sostanza, forse, è tempo che si faccia una necessaria rivisitazione di tutta la segnaletica stradale del bellunese intesa ad  agevolare la mobilità principale estentendola magari a tutte le altre linee di traffico che collegano la pianura alla montagna.

***


Un giornale locale di oggi 21/1/2012 titola un articolo così:



I bellunesi sono troppo veloci alla guida




confermando quanto da me rilevato qualche tempo fa nel pezzo che precede.
Dai rilevamenti, multati dalla polizia locale, emerge che nel bellunese alcuni (non pochi direi) non rispettano il codice della strada, specie per quanto attiene alla velocità.

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