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lunedì 20 giugno 2011

Illuminazione del Ponte degli Alpini


I lavori ultimati del Ponte degli Alpini, hanno restituito alla città di Belluno un opera rinnovata più sicura, più efficiente ed esteticamente moderna. Osservando di sera il ponte, non sfugge, che una illuminazione gradevole lo percorre da una parte all’altra lungo il nastro stradale il quale, strategicamente, collega l’espansione urbana più antica con quella più recente. La luminosità di tutto il Ponte degli Alpini però, pur effettuata con corpi luminosi di nuova concezione, appare ugualmente eccessiva sia ai fini della dissipazione energetica quanto per l’inquinamento luminoso.
È notorio che per l’illuminazione delle città non esiste una “ricetta”, ma la cultura moderna di città sostenibile ha da tempo in corso un dibattito sull’inquinamento luminoso e sullo spreco energetico.
Belluno con il Ponte degli Alpini in nuova veste, forse, ha perso in parte una buona occasione per sperimentare, un sia pur simbolico risparmio energetico mediante un’illuminazione più fioca o controllata (che si abbassa dopo l’ora stabilita) e una relativa alimentazione con pannelli fotovoltaici. A  giudicare dai corpi illuminanti, che sembrano a LED, il tema del risparmio sembra essere stato affrontato ma non del tutto, avendo rinunciato all’impianto fotovoltaico. A scelte fatte si può solo suggerire di aprire sulla sostenibilità una piccola finestra ancora possibile: alimentare alternativamente i corpi luminosi. Poco, ma si potrà ottenere una illuminazione dimezzata a favore di quanti amano scrutare il firmamento con meno inquinamento luminoso e, a spanna, far diminuire di qualche migliaio di kilowattora la spesa della bolletta cittadina, cosa assai utile alle casse comunali.
Giuseppe Cancemi

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