L'OCCASIONE DI UNA DIRIGENZA CHE SI RINNOVA

Giuseppe Cancemi

Così, tanto per capire, proverei non con “i conti della spesa” ma con “i conti della serva”.Di 500 mila euro (100% della spesa) concessi dalla Regione si sono spesi: il 72% per espropri; il 14% per demolizione e il rimanente 14% per la progettazione. Non sono stati completati i lavori, si dice, per mancanza di denari. Ora, tralasciando la demolizione che quando necessaria ha un suo costo, dunque relativamente insindacabile, meritano una qualche riflessione gli espropri e la progettazione. L'uomo della strada direbbe subito che con 430 mila euro degli espropri si potevano fare tante altre cose, ma questa potrebbe essere tutta un'altra storia. L'appendice dei 70 mila euro attribuiti alla progettazione sono quelli che potrebbero interessare di più, visto che non sono bruscolini.
A volere guardare meglio al perché “... il Comune non ha le somme necessarie per finanziare i lavori necessari”, si potrebbe dire che sorgono spontanee più domande.
Ma scusate, nel progetto non c'erano un calcolo sommario di spesa, un computo metrico estimativo, un quadro economico, un piano economico e finanziario di massima, un cronoprogramma, etc. etc.?
Si sapeva o no che sarebbero mancati i denari per completare il lavoro?
E se si sapeva, perché precipitarsi alla demolizione senza un futuro per quel diradamento?A volere guardare meglio al perché “... il Comune non ha le somme necessarie per finanziare i lavori necessari”, si potrebbe dire che sorgono spontanee più domande. Ma scusate, nel progetto non c'erano un calcolo sommario di spesa, un computo metrico estimativo, un quadro economico, un piano economico e finanziario di massima, un cronoprogramma, etc. etc.? Si sapeva o no che sarebbero mancati i denari per completare il lavoro? E se si sapeva, perché precipitarsi alla demolizione senza un futuro per quel diradamento?A volere guardare meglio al perché “... il Comune non ha le somme necessarie per finanziare i lavori necessari”, si potrebbe dire che sorgono spontanee più domande. Ma scusate, nel progetto non c'erano un calcolo sommario di spesa, un computo metrico estimativo, un quadro economico, un piano economico e finanziario di massima, un cronoprogramma, etc. etc.? Si sapeva o no che sarebbero mancati i denari per completare il lavoro? E se si sapeva, perché precipitarsi alla demolizione senza un futuro per quel diradamento?
Giuseppe Cancemi
BANDO RIQUALIFICAZIONE ...
Ai sensi dell’art. 1 del citato DPCM, i progetti dal numero 1 al numero 24 sono finanziati con le risorse di cui all’art. 1, comma 978, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, mentre gli altri ulteriori progetti, quindi anche quello del Comune di Caltanissetta, 49° posto su 120, saranno finanziati con le risorse che saranno successivamente disponibili.
Il 2/01/2017 è stata inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai Comuni la comunicazione del finanziamento dei progetti candidati al “Bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie...”.
Quel Bando Periferie, lanciato dal Governo nel maggio 2016 con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro, ha potuto finanziare tutti i 120 progetti presentati, a seguito di una aggiunta di finanziamento di 2,1 miliardi di euro pervenuti dalla Legge di Bilancio 2017.
I Comuni hanno avuto tempo fino al 28 febbraio 2017 per presentare i progetti esecutivi.
Caltanissetta, l'ha fatto?
Giuseppe CancemiIl 2/01/2017 è stata inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai Comuni la comunicazione del finanziamento dei progetti candidati al “Bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie...”.
Quel Bando Periferie, lanciato dal Governo nel maggio 2016 con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro, ha potuto finanziare tutti i 120 progetti presentati, a seguito di una aggiunta di finanziamento di 2,1 miliardi di euro pervenuti dalla Legge di Bilancio 2017.
I Comuni hanno avuto tempo fino al 28 febbraio 2017 per presentare i progetti esecutivi.
Caltanissetta, l'ha fatto?
SPAZI INDECISI !
L'esercizio
distruttivo che in questi ultimi tempi ha caratterizzato
l'amministrazione attiva, solleva l'antica questione di un potere
arrogante e di un popolo che lo sfida in punta di "penna".
La satira è la sola arma letale che al potere brucia. Ma purtroppo
però, questa, per i nostri eroi di palazzo del Carmine, non sembra
essere più il mezzo che possa scalfirli.
Ma non è questo che
interessa!
Basta che, forse, siamo
anche in presenza di una nuova specie di politici, un po' in ritardo
per la verità, e al contrario, rispetto a quelli che nel 2010 hanno
cominciato ad occuparsi di spazi indecisi, quali i luoghi
abbandonati, disabitati, dismessi o de-antropizzati. Ecco, chi ha
cominciato con questi siti da rigenerare si ponevano interrogativi
sul passato, sul presente e sul futuro, abbracciando gli aspetti sia
fisici che della mente. Ai nostri amministratori, invece, è bastato
e basta solo il dover cancellare ogni traccia dei luoghi dove si è
intervenuto, così, tanto per creare nuovi SPAZI INDECISI che non
hanno voluto o saputo ricercare nel nostro territorio.
Giuseppe Cancemi